Simonetta
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Appena
abbiamo iniziato, gli alunni han deciso che avrebbero fatto
5 minuti a testa di uso del mouse per vedere un po' di tutto.
I maschietti si sono indirizzati soprattutto verso i giochi,
e in particolare al sito di Harry Potter. Perché?
Risposte: "perchè ci sono tanti giochi e perchè si
usa la magia per giocare....e poi...con tutti i visitari che ci
sono ...deve esser eprorpio bello!"
Le bambine invece prima si sono indirizzate verso siti "più femminili",
vedi Barbie.
Poi si osno divertite ad ascoltare le storielle di
Pimpa.
Infine si sono tuffate nel mondo degli animali.
Hanno visitato l'Acquario di Genova e poi han scoperto il motore
di ricerca ed hanno iniziato a ricercare gli animali preferiti:
delfini, balene, panda e pure asini!!!! Qui han trovato un sito
tutto su di loro: che pacchia!!!!! (...)
Invece giovedì pomeriggio ho sperimentato il Veliero con
dei ragazzini di classe quarta: li ho invitati
a vedere cos'era qull'icona con il Veliero che c'era nei nostri
desktop!
Loro, naturalmente, quando c'è da usare i pc non se lo fanno
ripetere 2 volte e si sono proiettati sul terminali per ...scoprire
questo nuovo gioco. Purtroppo abbiamo solo 2 pc e se li sono divisi
14 bambini... Unica regola: tutti devono provare a cliccare qualcosa!
Hanno "smanettato" per quasi un'ora e si sono sicuramente
divertiti moltissimo. Per adesso sono stati invitati ad andare
a scoprire cos'era...
Ora procederemo diversamente. Prima in classe a parlare di "cosa
ne pensano", e quindi "cosa hanno scoperto" per
poi proseguire per delle nuove rotte..... |
Gabriella
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Ho scaricato
Il Veliero su 5 computer del laboratorio, prima di
farlo provare ai bambinil'ho provato io, per conoscerlo
meglio e per essere in grado, in prima battuta, di animare
la navigazione degli alunni, qualora fosse stato necessario.
Venerdì ho portato in laboratorio la classe
terza, suddivisa in due gruppi di nove-dieci bambini
ciascuno ed ho proposto loro di navigare in Internet. Preliminarmente
abbiamo parlato di Internet: tutti conoscevano
l'argomento di discussione, alcuni navigavano regolarmente
a casa propria, con l'assistenza dei genitori o di fratelli
maggiorenni, nessuno mi ha riferito di navigare da solo senza
l'aiuto. Ho proposto loro di navigare utilizzando Il veliero,
specificando che è un browser per bambini, dove si
può navigare in tutta sicurezza perchè i
siti sono stati precedentemente visionati, selezionati e
prescelti da chi lo ha prodotto. Mi è sembrato corretto
dire ciò e insistere su questo punto di vista perchè senz'altro
i bambini riferiscono a casa quanto si sta facendo a scuola
e, non avendo avuto modo di parlare direttamente con i genitori,
mi è parso giusto rassicurarli tramite i loro figli
e, nel contempo informare dell'esistenza di un prodotto simile
che permette alle famiglie di controlare l'accesso ad Internet
dei propri figli. In futuro, penso sia giusto prevedere dei
momenti di informazione diretta alle famiglie,
necessari soprattutto per aprire la discussione su un problema
sociale che, fino ad ora, è vissuto come potenziale
pericolo legato a fatti di cronaca eclatanti che ne oscurano
le potenzialità positive, la possibilità di
diventare una delle tante agenzie educative che concorrono
alla crescita e allo sviluppo dell'utenza minorile.
E' superfluo dire che la notizia di navigare in Internet ha suscitato
subito entusiasmo e curiosità da parte
dei bambini. Non ho spiegato loro preventivamente l'utilizzo perchè ritengo
che l'uso diretto, la scoperta, i tentativi per prove ed errori
siano il mezzo migliore per accostare i bambini a qualsiasi prodotto
multimediale (è il metodo che utilizzo anche quando presento
loro i vari videogiochi). Primo passo la registrazione in linea:
già questa un'attività da sfruttare positivamente.
La compilazione di un modulo, la ricerca del nickname da
utilizzare, importante per valutare come il bambino vive la propria
identità: solo un bambino della classe ha utilizzato un
nick che richiamava il proprio nome reale, gli altri hanno sbizzarrito
la loro fantasia...e si sono presentati con una breve filastrocca
in rima (questa è stata una mia proposta accolta da tutti
con divertimentio). Avvenuta la registrazione i bambini hanno incominciato
a navigare, con facilità, sicurezza (l'interfaccia è semplice,
accessibile, la grafica è accattivante).
Ciò che maggiomente li ha attratti è stata la sezione
dei giochi, ma era prevedibile. Alcuni si sono immersi
subito nel gioco prescelto, altri non capendo in modo immediato
le indicazioni hanno vagato tra vari giochi alla ricerca di quello
più semplice. Altri si sono subito "impatanati" in
link con la restrizione. Io giravo tra loro dando indicazioni,
consigli, facendo loro domande sul tipo di emozione provata al
momento: divertimento, delusione, felicità, caparbietà,
tranquillità. Ciascuno esprimeva il proprio vissuto e ne
spiegava la motivazione. Al termine della navigazione abbiamo
parlato di queste emozioni, abbiamo parlato delle loro
difficoltà, se si erano divertiti, annoiati ciascuno ha
esposto le motivazioni e ne è nato un interessante scambio
di impressioni. Insomma un' ulteriore occasione per trasformare
la scuola in palestra di vita, anche e soprattutto a contatto
con strumenti tecnici che si possono trasformare in strumenti per
accrescere le proprie competenze cognitive, affettive, relazionali.
La prossima volta analizzeremo altri modi di utilizzo del Veliero... |
Stefania |
La grafica è accattivante e simpatica. Il programma
si naviga bene, è semplice... Preferisco, però,
vedere prima io cosa succede: ho una classe di pesti che
mettono le mani da tutte le parti... Ho iniziato quindi
in modo "non ufficiale" perchè riprenderò scuola
solo domani. Ho fatto provare solo un paio di ragazzini,
per il momento, ma si sono interessati molto sia ai giochi
che ai siti più "scolastici". Mi
dicevano che molti siti sulla natura, ad esempio, sarebbero
utili per le loro ricerche di scienze anche per
le belle immagini che potrebbero scaricare ed incollare
sui loro quaderni. Effettivamente è giusto: forse
questa parte andrebbe ampliata di più.
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Marta |
Oggi un gruppo di bambini di quarta elementare ha sperimentato
il Veliero in modo autonomo: ho visto che facilmente si
sono fatti attirare dalla sezione giochi e ne hanno provati
alcuni. Al termine di circa tre quarti d'ora di
lezione erano entusiasti! Non hanno avuto
problemi nell'orientarsi con la barra dei pulsanti e non
hanno richiesto alcun aiuto...
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Gabriella |
Dopo aver scaricato il programma e dopo una sommaria esplorazione,
ho portato in laboratorio un gruppetto di bambini
di prima. In questo periodo abbiamo il laboratorio
semi-smantellato perché siamo in fase di trasloco,
per cui c'è un solo computer connesso. Li ho lasciati
fare. Hanno subito scelto i giochi di qualche sito proposto.
Naturalmente avrebbero continuato all'infinito!
Certo la grafica è intuitiva e
invita all'esplorazione.
Anche la metafora del veliero è simpatica. Accanto a libera
navigazione, la prossima volta proporrò un'attività guidata
e i bambini cominceranno ad esprimere le loro impressioni.
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Simonetta |
Chattare che per me sembrava un'operazione difficoltosa
per i ragazzini, si è rivelata tutt'altra cosa.
Appena è spuntato il robottino, simpaticissimo
tra le altre cose, che in un pc si chiamava SDE e nell'altro
era un semplice PAPA' che per i bambini è diventato
PAPONE, in un attimo i bambini hanno capito che si chattava,
che bastava scrivere nella sbarra e si poteva poi rivedere
la risposta.
Anche se il personaggio parlava loro leggevano a voce alta il
fumetto che appariva!
E questo creava un lavoro di gruppo bello, interessante e .....spettacolare.
Si erano divisi inizialemnte in due gruppi da 7, ma poi mentre
chattavano si mescolavano dividendosi in base all'interesse per
l'argomento trattato nel dialogo!
Ho notato come tutti partecipavano, anche quelli che
in classe sembrano più timidi: chi scriveva,
chi dettava, chi aiutava a trovare le lettere nella tasiera,
chi suggeriva cosa si doveva cliccare per vedere la risposta......
Una cosa che li faceva arrabbiare era vedere che la finestra
di dialogo copriva il robottino quando loro scrivevano e quindi....
c'era anche chi si preoccupava, col mouse, di spostarla arrabbiandosi!!!
Quindi direi che i miei timori sul far chattare i bambini sono
svaniti... Certo sono lenti perchénon hanno una gran manualità con
la tastiera, ma impareranno.
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Giuliana |
All'inizio io ho fatto la proposta di leggere il breve
testo in alto a sinistra della hp e di leggere le istruzioni... Abbiamo
poi letto le funzioni dei bottoni, ma questa parte
ha occupato un breve periodo iniziale... poi ho dato spazio
ai bambini che si alternavano al pc del Veliero.
Diciamo che l'entusiasmo, il piacere di esplorare il software
e di avventurarsi in mare aperto non sono proprio mancati...
Naturalmente ho notato che i bambini più abituati a smanettare
(anche a casa) sono stati più veloci nell'utilizzo e scelta
dei pulsanti, link e altro... in ogni caso anche i siti proposti
nelle varie sezioni (giochi, personaggi ecc.) sono stati molto
attraenti per i bambini, i quali non esitavano a trovare e scegliere
ciò che piaceva loro.
Quando è apparsa la finestra del capitano siamo rimasti
tutti un po' stupiti... in ogni caso ho fatto alternare alcuni
bambini per scrivere alla chat... Non avevano ancora (in seconda
elementare) esperienza di chat, comunque diciamo che se la sono
cavata bene ed è stata anche l'occasione per andare a
visitare in seguito il bellissimo sito Cybernetiquette, in particolare
la storia "Chi ha paura di una dolce pecorella?", che
tratta proprio di un'esperienza di chat (probabilmente molti
di voi lo conoscono... in ogni caso è qui).
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Stefania |
Ho notato, che questo programma può anche
essere utile per ragazzini delle medie, in particolare,
poi, per una prima media proprio come la mia. Ci sono
siti semplici, ma ce ne sono anche di più complessi
dove i ragazzini possono spaziare con la fantasia, ma
dove possono trovare anche un approfondimento
per lo studio. In prima media, poi, i ragazzini,
tutto sommato, sono ancora abbastanza piccoli ed hanno
voglia di giocare, di vedere siti colorati, accattivanti,
con personaggi allegri...
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